Le anguane, Sugli spiriti dell'acqua

Marisa Milani scrive in Streghe, morti ed esseri fantastici nel Veneto: "Anguane, aiguane, eguane, inguane, longhe longane: il nome misterioso ha sollecitato per secoli la fantasia popolare che l'ha interpretato a suo modo dando vita a essere fantastici conseguenti al nome. Anguana deriva dal latino popolare aquana "ondina": è dunque uno spirito delle acque, e ciò spiega perché la troviamo sempre intenta a lavare e stendere bucati. Ma il nome è stato poi accostato ad angue "serpe", e l'anguana è diventata una specie di rettile [...]"

L'anguana è dunque una fata-strega che vive a contatto con i corsi d'acqua. Le leggende raccontano che si radunano di notte a lavare i loro panni bianchissimi. Come nelle tradizioni nordiche sulle fate, talvolta l'anguana ha tratti serpentini o dei piedi di capra che cerca di nascondere con le lunghe vesti bianche.

Sono uno spunto interessante per parlare dell'archetipo degli spiriti acquatici, che molto spesso vengono associati alle anime dei morti, come del resto la fate in generale.